sabato 17 ottobre 2009

La Pollopopea [3]

I Sentieri della Nonna : in Giappone tra domani e l'altro domani.

"La Pollopopea : Ruggero Vs Nonna Milvia."
Episodio 3 di 6



“Certo,due spaghetti alla sayonara ora ci starebbero proprio bene ”. Ruggero dava i primi, confusi, segni di appetito. “O anche un bel bicchiere di sushi vicino casa”pensò sfregandosi le mani. Erano quasi arrivati alla stazione “Nonna stai dormendo ?”disse poi rivolgendosi a Milvia.
“No, Ruggero caro. Sono sveglia come una faina.”rispose Nonna Milvia tradendo con la scelta del sostantivo le sue reali condizioni.
Ruggero comprese immediatamente il momento di scarsa lucidità della nonna e volle cogliere l'occasione di vendicarsi della precedente figuraccia trasferendo sulla anziana signora il ridicolo di cui si era coperto lui precedentemente. Il destino che è Dio maligno però, lo attendeva già, armato di sigaretta, pazienza e delle scarpe arancioni. Una mera questione di tempo.
Così cominciò vendicativo. “Sai nonna qui è tutto così diverso...siamo sempre stati trattati così bene. Abbiamo mangiato benissimo...”
E fino a qui tutto bene.
“La cordialità delle persone... l' accoglienza “
Fin qui tutto bene
“L'efficienza... la puntualità”
Tutto bene, tutto bene.
“Il calore...”
Il problema non è la caduta
Il turista qui è sacro. Non come è in Europa :”
Ma l'atterraggio :
Un pollo da mungere”.
Ruggero era partito con un clamoroso autogoal ma la nonna le era buon pari e dall'alto della sua saggezza cominciò a pontificare “E 'vero, bambino mio.” rispose “In Europa si arrampicano sugli spigoli pur di mungere i polli ”.
Pareggio: Ruggero uno, Nonna uno.
“Ma in fondo è colpa nostra,” continuò “che non riusciamo a farci rispettare e se è così questo, vedi ...”
Era In piena zona Cesarini; stava preparando la zampata della campionessa :
Questo significa che siamo veramente dei polli da allattare.”
La Nonna sconfiggeva Ruggero 2 a 1 ma, Milvia, era noto, quando ci si metteva era veramente imbattibile. Una, forse l'unica, bestia antropomorfa cui era indiagnosticabile l'Alzaimher perchè, anche ad esserne affetti, la malattia non avrebbe comportato visibili variazioni rispetto alla abituale condotta fisica e verbale.
Ruggero era tronfio di un sorriso pieno di soddisfazione; la nonna invece ignara del senso di quanto accaduto cercava un fazzoletto con il quale asciugare un rivolo di bava all'angolo sinistro della bocca. Uu uomo sovrappeso e la sua rugiada, le venne in soccorso con il suo asciugamanino e la sua smisurata pazienza. Era Nonno Montemario che seduto lì al fianco di Nonna Milvia ne controllava sempre le condizioni psicofisiche cercando di sostenerla per come un anziano amore potesse ancora ancora fare.
Rimesso a posto l'asciugamano Nonno tornò a fissare il vuoto nello stesso punto di prima interrotto dai regolari sussulti di quel piccolo treno locale che ne spostavano lo sguardo un poco più alto, un poco più a destra. Un poco più in alto. Un poco più a destra.


* Le frasi evidenziate in corsivo sono state realmente pronunciate in terra giapponese da persone reali. I 6 episodi che compongo questo piccolo racconto vogliono cercare di inserire queste battute altrimenti sparse e senza nessi in un contesto coerente. I personaggi che compaiono, fortemente caricaturati, non possono e non vogliono quindi avere alcuna attinenza con la realtà.

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