martedì 16 marzo 2010



Il protagonista è senza nome; una delle poche figure inventate del romanzo. Durante il racconto di nomi ne prende vari: all'inizio, seguendo il Magister Thomas usa il suo originario, in seguito si fa chiamare Gustav Metzger, Lucas Niemanson, Lienhard Jost, Gerrit Boeckbinder, Lot, Hans Grüeb, Ludwig Schaliedecker, Tiziano e Ismael Il-Viaggiatore-Del-Mondo. Prende parte a buona parte delle sollevazioni e rivolte nell'Europa centrale del suo tempo.




* Questa fatica, che torna ad addentarmi, l'avevo scordata, annullata dalla forza di chi si arrampica oltre l'orlo della disfatta. (p. 20)
* In questa vita ho imparato una cosa sola: che l'inferno e il paradiso non esistono. Ce li portiamo dentro dovunque andiamo. (p. 154)
* La libertà dello spirito non ha prezzo, ma questo mondo vuole imporne uno a ogni cosa. (p. 160)
* Gli amici sono morti e per quelli che restano ho scoperto di essere sordo. Dio non c'entra più; ci ha abbandonato in un giorno di primavera, sparendo dal mondo con tutte le sue promesse e lasciandoci in pegno la vita. La libertà di spenderla tra quelle cosce bianche. (p. 170)
* La loro tolleranza era un lusso per benestanti che non sarebbe mai andata oltre la concessione di un piatto di minestra ai poveri. (187)
* Aveva qualcosa di terrificante nello sguardo: l'innocenza. (p. 207)
* Ieri ho domandato a un pargolo di cinque anni chi fosse Gesù. Sapete cosa ha risposto? Una statua. (p. 223)
* É la consapevolezza che mi avevi dato: non libereremo mai i nostri spiriti, senza liberare i nostri corpi. (p. 237)
* Il segno non è introno a te, non è nei muri, nei mattoni, nella calce, nei ciottoli, no, non troverai ciò che vai cercando. Il segno è la ricerca stessa, il segno sei tu che arranchi nel fango delle strade. (p. 237)
* Ero più vicino io a Dio in mezzo alle mie puttane che tutti quei letterati con la puzza sotto al naso e che poi venivano a farsi trattare i piselli da loro! (p. 245)
* Sradica l'albero genealogico dell'avversario con la forza del turpiloquio. (p. 256)
* Non rinnegare mai a te stesso ciò per cui hai combattuto. [...] La sconfitta non rende ingiusta una causa. (p. 335)
* La memoria. Sacca piena di cianfrusaglie che rotolano fuori per caso e finiscono col meravigliarti, come se non fossi stato tu a raccoglierle, a trasformarle in oggetti preziosi. (p. 345)
* Vedi? Il denaro non lo puoi rovesciare: comunque lo giri ti mostra sempre una faccia. (p. 355)
* La differenza tra un Papa e un profeta è solo nel fatto che si contendono l'un l'altro il monopolio della verità, della parola di Dio. (p. 356)
* I libri cambiano il mondo soltanto se il mondo riesce a digerirli. (p. 415)

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